Presentato il Fondo sociale di comunità "Dare per Fare"

Dal 14 dicembre è possibile contribuire con una donazione

 

Dare per Fare. Nessuno resti scoperto” è l’ambizioso slogan che accompagna la nascita del Fondo sociale di comunità, il nuovo strumento di welfare metropolitano presentato in conferenza stampa il 14 dicembre in concomitanza con il lancio della campagna di comunicazione e l'apertura del conto corrente dedicato.

Per avviare e promuovere le azioni del Fondo la Città metropolitana ha messo a disposizione 560.000 euro per acquistare dispositivi digitali e connessioni; il Comune di Bologna 2.000.000 di euro per lo sviluppo e il rafforzamento dell’azione metropolitana di inserimento lavorativo e sostegno al reddito. Si aggiunge circa 1.000.000 di euro che Unioni e Comuni dell’area metropolitana programmano congiuntamente nell’ambito del Fondo per rafforzare azioni di sostegno al reddito.
Le risorse raccolte saranno distribuite attraverso il sistema dei Servizi sociali, educativi e per il lavoro, sviluppando un forte coordinamento e una messa a sistema delle attività promosse dai diversi soggetti pubblici e privati.

Inoltre già da ora, rispetto alla risposta emergenziale, alcuni dei soggetti che hanno partecipato al percorso di costruzione del Fondo, hanno accolto l’iniziativa e hanno mettendo in campo azioni molto concrete.

Ad esempio:

  • le Organizzazioni sindacali attiveranno la raccolta di fondi attraverso la donazione di ore di lavoro da parte dei lavoratori, accompagnata da una compartecipazione finanziaria delle aziende che si renderanno disponibili.
  • Le Associazioni imprenditoriali sensibilizzeranno e supporteranno le imprese associate nella partecipazione al Fondo con donazioni, progetti, servizi.
  • Hera: avvierà un’iniziativa con i lavoratori per la donazione di ore lavoro attraverso la modalità del raddoppio (un’ora donata dal lavoratore, un’ora donata dall’azienda)
  • Autostazione: metterà a disposizione suoi locali per fornire spazi utili all’attività degli empori solidali (immagazzinamento e stoccaggio)
  • CAAB: renderà disponibili spazi per lo stoccaggio di beni alimentari e di prima necessità


Oltre all’erogazione di risorse economiche e alla distribuzione di beni di prima necessità e dispositivi digitali verranno promossi progetti innovativi nell’area del lavoro e dell’abitare, che rappresentano i principali nodi critici ai quali è più complesso dare risposte.

La Città metropolitana ha aperto un conto corrente dedicato al Fondo sociale di comunità esente da spese e commissioni
IBAN IT35 U030 6902 4771 0000 0300 274
È possibile specificare la destinazione della donazione inserendo alla fine della causale il codice:
01 -> per sostenere le attività di mense, empori e servizi per la distribuzione di beni alimentari di prima necessità
02 -> per sostenere l’acquisto di dispositivi digitali e connessioni per il sistema dei servizi sociali, educativi e per l’istruzione
03 -> per sostenere coprogettazioni innovative e sperimentali per il lavoro
04 -> per sostenere le famiglie a un dignitoso abitare

Il progetto è stato presentato lunedì 14 dicembre dal sindaco metropolitano Virginio Merola, dal presidente della Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria Metropolitana Giuliano Barigazzi, dalla sindaca di Bentivoglio e presidente del Distretto Socio-sanitario Pianura Est Erika Ferranti, dal Coordinatore e Portavoce TIM.Bo-Tavolo Metropolitano di Coordinamento dell’Imprenditoria Bolognese Lanfranco Massari, Maurizio Lunghi in rappresentanza delle organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL e dal Portavoce del Forum Terzo settore Luigi Pasquali.

 

“L’avvio del Fondo di Comunità è un’occasione straordinaria – ha sottolineato il sindaco metropolitano Virginio Merola - per dimostrare come un territorio, con tutte le sue componenti, possa scegliere una linea di sviluppo sostenibile e coeso nell’emergenza e nella strutturazione di una società più giusta e più equa. Si tratta di un progetto unico a livello nazionale, e per questo importantissimo per riaffermare la capacità del nostro territorio metropolitano di trovare risposte inedite a sfide eccezionali.

Il risultato delle azioni che i diversi soggetti metteranno in campo all’interno del Fondo sociale di Comunità sarà superiore alla somma algebrica delle stesse, perché tali azioni saranno integrate e sinergiche ed indirizzate ad un obiettivo comune e condiviso”.

 

“Il Fondo si muove su due livelli di azione – ha evidenziato il presidente della CTSSM Giuliano Barigazzi – è la risposta emergenziale e immediata ai bisogni causati o aggravati dall’emergenza Covid, ma vuole essere allo stesso tempo la risposta promozionale e proattiva di lungo periodo che va a contribuire allo sviluppo della comunità in termini sociali, economici e occupazionali. È importante sottolineare anche il disegno di lungo termine, generazionale ed ereditario, che si intende avviare, il Fondo non vuole essere solo una risposta estemporanea, ma piuttosto un luogo di governance per il futuro”.

 
 
 
Data di pubblicazione: 14-12-2020