Fondo sociale di comunità: terminata la distribuzione su tutto il territorio dei beni donati da WeWorld

11 mila le persone raggiunte, ecco il report con i primi risultati del progetto Un piatto per tutti

Immagine del progetto
 

Si è conclusa la distribuzione dei prodotti di prima necessità donati da WeWorld al Fondo sociale di Comunità.

I beni, dal valore complessivo di 280.000 euro, sono stati distribuiti tra aprile e giugno ad oltre 11 mila persone sul territorio metropolitano, di cui il 40% minori. Un risultato ottenuto grazie al contributo organizzativo di empori solidali, associazioni e altri soggetti che si occupano di distribuzione di beni primari che si sono coordinati  a livello distrettuale per il ritiro e la consegna di pannolini, assorbenti femminili e prodotti per la cura e l’igiene della persona, alle famiglie più in difficoltà.

Ad occuparsi della gestione dei prodotti è stato Volabo - Centro Servizi per il Volontariato (gestito da A.S.Vo. ODV) che ha avuto un ruolo fondamentale di supporto organizzativo e di coordinamento dei ritiri dei beni e nel rafforzamento delle reti territoriali.

A conclusione di questa azione del progetto Un piatto per tutti, è stato realizzato un report a cura di Volabo e di Città metropolitana di Bologna in cui si trovano i principali dati raccolti sul numero di persone beneficiarie, sulle reti e sui soggetti che hanno contribuito alla realizzazione di questa azione.

 

"Il progetto Un piatto per Tutti - afferma Virginio Merola, sindaco della Città metropolitana – è un’azione concreta per il sostegno alle persone e alle famiglie che più sono state colpite dall’emergenza Covid. Forte è poi l’impatto del Fondo sociale di comunità nella costruzione di un welfare di comunità, perché costruisce e rafforza reti territoriali in grado di collaborare attivamente nella ridistribuzione di beni e in azioni di contrasto alla povertà".

 

“L’intento di Un piatto per tutti è quello di non lasciare indietro nessuno. E ci stiamo riuscendo grazie alla fondamentale collaborazione tra pubblica amministrazione e Terzo Settore - afferma Alberto Pullini vicepresidente A.S.Vo. ODV - È una delle innumerevoli dimostrazioni del fatto che mai come ora l’azione volontaria, a fianco dell’amministrazione locale, è fondamentale per sostenere le famiglie e le persone più vulnerabili. Ma soprattutto questo progetto e più in generale il Fondo sociale di comunità Dare per Fare di cui fa parte, dimostrano che esiste una comunità pronta a compiere gesti concreti ciascuno secondo le rispettive disponibilità (da una donazione ingente di beni o in euro di una grande azienda a un’ora di volontariato per migliorare la qualità della vita di tutti). È questa generosità e questa energia che si concentra e si propaga anche in situazioni estreme e imprevedibili come quella in cui ci troviamo, a rendere la città metropolitana bolognese una comunità realmente capace di prendersi cura delle persone”.

 

Il Fondo sociale di comunità “Dare per fare” è stato lanciato a dicembre 2020, promosso dalla Città metropolitana e Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana-CTSSM in collaborazione con il Comune di Bologna e le Unioni e i Comuni dell’area metropolitana, insieme a sindacati, imprese e loro associazioni, società partecipate, Terzo settore, Fondazioni. L’obiettivo è raccogliere risorse, beni, progetti, idee per rispondere ai bisogni economici e sociali delle persone, dovuti principalmente all’emergenza Covid. Il tutto sarà distribuito sul territorio metropolitano attraverso la rete dei servizi sociali, educativi e per il lavoro, e destinato a quattro aree prioritarie di intervento: il sostegno al mantenimento della propria casa, la distribuzione di beni alimentari e di prima necessità, la messa a disposizione di dispositivi digitali, il supporto alla partecipazione a percorsi formativi per facilitare l’inserimento lavorativo.

 

Puoi scaricare il report a questo link .